Ecosostenibilità e risparmio energetico sono alla base delle nuove costruzioni e degli interventi di rifacimento dei vecchi edifici.
La nuova frontiera, almeno in Italia, è quella di prevedere tetti verdi al di sopra di case, palazzi e capannoni industriali: questa tipologia di architettura moderna e sostenibile da una parte permette di ridurre i consumi degli edifici e dall’altra contribuisce alla riduzione di emissioni inquinanti e al conseguente miglioramento della qualità dell’aria.
Vediamo i tetti verdi cosa sono, come si realizzano e quanto costano.
Isolamento termico e acustico con il tetto verde
La dicitura “tetto verde” indica la tipologia di copertura che viene posizionata sulla sommità dell’edificio che permette la creazione di nuovi spazi fruibili per diversi utilizzi, quali giardini pensili, spazi di relax, ma anche aree espositive all’aperto e luoghi per attività sportive e ricreative, aumentando il valore dell’immobile.
Ma il principale vantaggio di un tetto verde è la riduzione degli sbalzi termici soprattutto su superfici piane con guaine impermeabilizzanti, come ad esempio quelle dei capannoni industriali, che d’estate possono raggiungere temperature molto elevate durante il giorno, mentre in inverno sono difficili da riscaldare. Le piante posizionate sul tetto verde proteggono le guaine e mantengono una temperatura superficiale costante, sostanzialmente pari a quella ambientale.
Il tetto verde inoltre migliora l’isolamento acustico aumentando ulteriormente il comfort abitativo e la qualità dell’immobile.
Oltre a stabilizzare il microclima locale grazie all’evaporazione delle piante e alla loro capacità di assorbire le radiazioni solari, un tetto verde può trattenere fino al 50-90% dell’acqua piovana, se il substrato di terra è abbastanza alto, riducendo moltissimo le acque di scolo nei centri cittadini.
Questa tipologia di tetto può può essere realizzata sia su edifici nuovi, anche residenziali, sia in sostituzione di coperture esistenti, in ogni caso a seguito di una verifica dei carichi statici, delle pendenze e di tutti gli altri elementi tecnici. Vediamo come realizzare tetti verdi.
Tetto verde: estensivo o intensivo?
Le coperture verdi possono essere intensive o estensive, una classificazione questa che dipende da diversi fattori tra cui la quantità di terra, gli interventi di manutenzione, il peso e l’accessibilità.
Il tetto verde estensivo è una superficie non adibita alla permanenza delle persone, se non per la manutenzione ordinaria, e richiede poca manutenzione in quanto è formato da un piccolo spessore di terra (sotto i 15 cm) e da specie vegetali il più possibile autonome e resistenti alle condizioni climatiche locali.
Il tetto verde intensivo è invece un vero e proprio giardino pensile, con caratteristiche analoghe a quelle di un giardino classico, sia per quanto riguarda la tipologia di vegetazione che la sua manutenzione. Richiede uno spessore del terreno di almeno 30 cm e una manutenzione più frequente sia per renderlo fruibile sia per il mantenimento della struttura. Questo tipo di copertura ha un peso nettamente superiore rispetto al tetto estensivo e per questo necessita di solai in grado di sopportare tale carico.
In entrambi i casi siamo di fronte a una compensazione ambientale contro il consumo di suolo: i tetti verdi infatti aiutano a recuperare ciò che viene tolto al terreno con il cemento delle nuove costruzioni
Costo e Bonus verde
I prezzi tetti verdi dipendono in prima battuta dalla tipologia del tetto. Per un tetto verde estensivo il costo può variare dai 30 ai 50 euro/mq, mentre per i tetti estensivi il prezzo parte da un minimo di 60 euro/mq fino anche a 160-180 euro/mq a seconda della tipologia di vegetazione che viene prevista.
In ogni caso il bonus verde prevede la detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Photo Credits: GUZ ARCHITECTS