Acquistare un immobile da ristrutturare può essere una buona occasione per risparmiare sul valore commerciale dello stesso e al contempo potersi permettere di effettuare interventi volti al risparmio energetico.
Secondo una stima pubblicata dal Governo, una famiglia di quattro persone consuma annualmente circa 3.000 kWh elettrici, 6.000 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti e 3.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. La stessa famiglia, utilizzando elettrodomestici a basso consumo e dispositivi per il risparmio dell’acqua e realizzando interventi di riqualificazione energetica dell’immobile, potrebbe arrivare a consumare annualmente circa:
- 1.500 kWh elettrici
- 3.500 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti
- 2.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
Inoltre, con l’istallazione di 10 mq di pannelli fotovoltaici e di 4 mq di collettori solari, la stessa famiglia potrebbe coprire il 50% del proprio fabbisogno di energia elettrica e il 50% del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria, evitando di immettere in atmosfera circa 2,5 tonnellate di anidride carbonica. Associando agli interventi dei piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, si può ottenere un ulteriore risparmio di energia del 10-15%.
Vediamo quali sono gli interventi per una ristrutturazione green e le relative agevolazioni fiscali.
Ecobonus e Superbonus, detrazioni e interventi agevolabili
L’Ecobonus consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
- l’installazione di pannelli solari;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.
Con il Decreto Rilancio di maggio 2020 è stato previsto un aumento delle agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione volti al conseguimento di una maggiore efficienza energetica degli edifici.
In particolare, per determinate categorie di interventi, è stata elevata al 110% l’aliquota delle spese sostenute dal 1’ luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Bonus verde
In aggiunta alle agevolazioni sopracitate, per ristrutturare casa ecosostenibile, con il cosiddetto Bonus Verde, si può ottenere una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 per i seguenti interventi:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Bonus elettrodomestici
Inoltre, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione ecosostenibile, è possibile fruire della detrazione Irpef del 50% calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga).
Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).