Impegnarsi nella ristrutturazione di un ristorante può risultare un’attività gravosa sia per la mole di lavoro che ci si ritrova davanti, sia per la difficoltà a coniugare le regole con le idee per ristrutturare un ristorante.
Ecco allora una guida su come rinnovare un ristorante partendo dalla normativa di settore fino all’arredamento.
Ristrutturazione ristorante, normativa di riferimento
La materia della ristrutturazione degli esercizi pubblici è particolarmente variegata e proprio per questo è preferibile rivolgersi ad una ditta specializzata.
I requisiti necessari per l’attività di ristorazione sono infatti specifici per area geografica e vanno ricercati all’interno dei regolamenti edilizi comunali, oltre che ricavati dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro e di igiene.
Questo quadro normativo rende necessario che la ristrutturazione del ristorante venga affidata a tecnici specializzati nella progettazione e realizzazione.
Progetto e lavori, cosa incide sul budget
Per quanto riguarda i costi di ristrutturazione del ristorante bisogna distinguere in base ai lavori che risulteranno necessari.
Ad esempio, intervenire sugli impianti, idraulico, elettrico, di aerazione, della cucina avrà un costo maggiore rispetto alla semplice sostituzione della pavimentazione e dei rivestimenti a parete.
Nel caso di rifacimento degli impianti sarà opportuno integrare il progetto con le schede tecniche dei macchinari e delle postazioni di lavoro della cucina: in questo modo l’impianto elettrico e quello idrico saranno perfettamente integrati nell’ambiente in base alle misure e alla posizione dei macchinari e dei piani esistenti o di nuova installazione.
Anche la metratura del ristorante e i materiali scelti avranno un peso consistente nella definizione del budget come anche sui tempi di realizzazione dei lavori.
Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione del ristorante
Bisogna comunque considerare che esistono agevolazioni per la ristrutturazione del ristorante.
Nella legge di bilancio 2020 sono state riconfermate le agevolazioni fiscali anche per chi effettua interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
L’agevolazione può essere richiesta da tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.
Anche per gli interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici è possibile detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.
Per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.
Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.
Idee per l’arredamento in una ristrutturazione chiavi in mano
Ad incidere in maniera significativa sui costi della ristrutturazione ci sono anche le voci dell’arredamento e dell’allestimento del locale.
In una ristrutturazione chiavi in mano, come arredare un ristorante potrà essere concordato contemporaneamente ai lavori di muratura o impiantistica: questo, come detto per il caso della cucina, renderà la ristrutturazione più efficiente e veramente su misura per il locale.
Un restyling completo del locale sarà in ogni caso l’occasione per armonizzare gli spazi. Ecco delle idee per arredare un ristorante.
Con una sala rustica e old style si potrà abbinare un bagno classico e luci calde nei passaggi; al contrario, in un contesto moderno con arredo minimal, bisognerà privilegiare pareti monocromatiche o puntare sul black&white anche in bagno e antibagno.