Quando si fa strada l’idea di procedere con una ristrutturazione edilizia sorgono spontanee tutta una serie di domande.
Prima di procedere ci si interroga sui tempi che saranno necessari per mettere a punto il progetto di ristrutturazione, sui costi da dover affrontare, ma soprattutto sulla scelta del professionista al quale affidare i lavori.
Scegliendo di rivolgersi ad un team di professionisti esperti sarà più facile portare a termine la ristrutturazione, soprattutto se si tratta di un progetto architettonico piuttosto complesso.
In fase di progettazione dovranno essere definiti i margini di intervento, la scelta dei materiali e degli impianti, l’arredamento, per poter ricevere un preventivo dettagliato ed avere un’idea più precisa di quanto la ristrutturazione costerà e di quali saranno i tempi dell’intervento.
Come risparmiare sulla ristrutturazione edilizia grazie agli incentivi
Un progetto realizzato a regola d’arte non esclude un buon margine di convenienza ed è così che si prendono in considerazione le ipotesi su come risparmiare sulla ristrutturazione.
Chi conosce un professionista fidato non ha dubbi e chiederà a lui un preventivo, confidando in un buon margine di risparmio, magari a fronte di uno sconto.
In realtà per risparmiare è bene considerare gli incentivi per la ristrutturazione come ci suggeriscono i tecnici di Idea Casa Plan.
La legge di bilancio 2019 ha confermato per tutto il 2019 i bonus casa, così come quello per i mobili e gli elettrodomestici.
Si parla di proroga anche per il bonus verde per realizzare lavori di ripristino, sistemazione, riqualificazione, abbellimento di giardini, terrazzi e balconi appartenenti a singoli proprietari oppure spazi verdi ad uso e consumo del condominio.
Bonus ristrutturazione: concessa proroga per tutto il 2019
Il bonus ristrutturazione consentirà ai proprietari di una casa di godere di tutta una serie di incentivi.
Il bonus viene confermato con le stesse modalità e requisiti di quello in vigore nel 2018 e prorogato sino al 31 dicembre 2019.
Il bonus casa ristrutturazioni consente ai contribuenti di portare in detrazione fiscale dall’Irpef il 50% delle spese effettuate per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un massimo di spesa sino a 96 mila euro, da suddividere in 10 quote annue dello stesso importo.
Fra le principali novità troviamo l’obbligo di comunicazione all’ENEA delle spese sostenute per poter accedere liberamente alla detrazione fiscale.
Le istruzioni in merito ai benefici concessi a chi ristruttura sono oggetto di una guida pubblicata on line dall’Agenzia delle Entrate, che fa chiarezza su quali sono i requisiti per poter fruire delle detrazioni.
Per quali lavori di ristrutturazione edilizia è riconosciuta la detrazione fiscale
La detrazione fiscale del 50% viene riconosciuta per due specifiche tipologie di intervento, nel dettaglio:
- per lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento e restauro conservativo, semplice ristrutturazione edilizia che hanno per oggetto parti comuni di edifici residenziali, ovvero condomini;
- per lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento e restauro conservativo, semplice ristrutturazione edilizia che coinvolgono singole unità immobiliari residenziali, appartenenti a qualsiasi categoria catastale, comprese le realtà rurali e le pertinenze.
Manutenzione ordinaria: quali lavori consentono di ottenere il bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazioni è concesso a chi esegue lavori di manutenzione ordinaria fra cui troviamo ad esempio:
- l’installazione di un ascensore o di scale di sicurezza;
- la ristrutturazione di scale e rampe di accesso;
- realizzazione di scale interne;
- interventi che puntano al risparmio energetico;
- collocazione di nuovi infissi esterni o serramenti, ed ancora persiane o serrande;
- sostituzione o operazioni di miglioria dei servizi igienici;
- messa a punto di recinzioni per delimitare un’area privata.
Può richiedere la detrazione del 50% sull’Irpef non soltanto il proprietario ma anche tutta una serie di soggetti che sostengono comunque le spese.
Parliamo ad esempio di locatari, soggetti societari, imprenditori individuali.