Nel campo delle ristrutturazioni esiste una fitta trama di addetti al settore, ognuno con le proprie competenze e caratteristiche specifiche.
Avere un tecnico che stila il progetto e non avere l’impresa edile equivale a non poter concretizzare l’idea di ristrutturazione, come anche far lavorare gli operai senza un progetto dettagliato può comportare errori e problematiche sia strutturali che burocratiche.
Senza contare che nel caso di interventi di manutenzione straordinaria la legge prevede l’obbligo di presentare una pratica edilizia chiamata CILA che deve essere accompagnata da un progetto firmato ed asseverato da un tecnico.
Per i piccoli interventi in casa siamo però spesso portati a pensare di non aver bisogno della guida di un tecnico preparato ed esperto.
Vediamo nello specifico quali sono i pro e i contro quando si vuole ristrutturare casa senza architetto.
Ristrutturare casa senza architetto: si risparmia?
Il primo elemento a favore che salta subito all’occhio scegliendo di ristrutturare casa senza architetto è il costo.
Un professionista ha un costo spesso elevato che grava non poco sul budget da mettere a disposizione per effettuare la ristrutturazione.
Si potrebbe tuttavia obiettare che non tutti i tecnici presentano preventivi e parcelle con compensi stellari. Questo però non deve indurre a pensare che un tecnico vale l’altro, l’importante che faccia il progetto e le pratiche edilizie (anche perché questo non è l’unico scopo del suo lavoro).
Un basso (o bassissimo) costo della prestazione professionale molto spesso porta con sé problemi di qualità sotto diversi punti di vista: errori burocratici e non, inesperienza nel settore delle ristrutturazioni private, risultato diverso da quello sperato.
D’altro canto, un prezzo alto non assicura una prestazione di alta qualità.
Architetto: il tecnico che dà corpo alle idee
Quando si decide di ristrutturare casa si parte molto spesso da un’idea più o meno fattibile che prende il via da una fantasia o da una necessità.
Soprattutto in una fase preliminare, avvalersi della prestazione di un tecnico esperto equivale a garantire che quell’idea sia effettivamente realizzabile, sia dal punto di vista pratico che da quello burocratico.
Verificare che non siano stati commessi abusi e che la casa sia conforme a quanto riportato nella documentazione ufficiale è un necessario punto di partenza per la ristrutturazione.
In caso di difformità o abusi, sarà l’architetto a doversi muovere nella fitta foresta della burocrazia, come anche nei casi di regolarità sarà sempre il tecnico a poter predisporre a regola d’arte le pratiche edilizie necessarie per l’espletamento dell’intervento desiderato e progettato.
Il ruolo dell’architetto nella ristrutturazione
Essere accompagnati da un tecnico nella gestione dei lavori di ristrutturazione significa:
- ottenere un risultato rispondente ai gusti e alle esigenze del committente, fatte salve le considerazioni di cui sopra in merito alla fattibilità degli interventi desiderati;
- avere un esperto del settore che sappia guidare l’impresa edile, garantendo la rispondenza degli interventi al progetto, il rispetto dei tempi e del budget;
- evitare eventuali problemi legati ad autorizzazioni da chiedere o pratiche da presentare, nonché successive multe per la mancanza o l’errata presentazione delle stesse.
Ristrutturare casa senza un progetto, guidando in autonomia gli operai e scegliendo da soli interventi e materiali è sicuramente possibile ma, di contro, non mette certo al riparo da problematiche che facilmente si possono incontrare sia in fase di cantiere che successivamente.