Gli importanti sgravi fiscali per chi effettua ristrutturazioni edilizie, che ormai da qualche anno vengono regolarmente confermati e incrementati nell’annuale legge di bilancio statale, hanno fatto sì che sempre più persone decidessero di intervenire sul proprio immobile per metterlo a norma oppure semplicemente per renderlo più confortevole.
Gli incentivi riguardano diverse tipologie di interventi che possono essere effettuati per ragioni di sicurezza, come nel caso del cosiddetto Sisma bonus, oppure per l’eliminazione delle barriere architettoniche o ancora per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Vediamo nelle specifico quali sono i principali interventi di riqualificazione energetica che si possono effettuare sugli immobili e come si può beneficiare dell’Ecobonus.
Sostituzione degli infissi
La sostituzione degli infissi è fra gli interventi di riqualificazione energetica più comuni. Per accedere alla detrazione fiscale è necessario che l’intervento si realizzi come sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti e non come nuova installazione.
Possono rientrare nelle spese agevolabili anche:
- la coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
- la fornitura e posa in opera di una nuova finestra o di una porta d’ingresso o di un lucernario comprensivi di infissi in sostituzione dell’esistente;
- le integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati;
- la fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento.
Installazione di pannelli solari
L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda rappresenta una delle più importanti fonti di risparmio quando si tratta di riqualificazione energetica edifici esistenti.
I fabbisogni soddisfatti con l’impianto di produzione di acqua calda possono riguardare non soltanto la sfera domestica o le esigenze produttive ma, più in generale, l’ambito commerciale, ricreativo o socio assistenziale. In pratica, possono accedere alla detrazione tutte le strutture che svolgono attività e servizi in cui è richiesta la produzione di acqua calda, per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.
Impianti di climatizzazione invernale
La sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua rientra nell’elenco degli interventi che possono usufruire dell’Ecobonus.
La potenza termica complessiva dei nuovi generatori installati non può superare per più del 10% la potenza dei generatori sostituiti, salvo che l’incremento di potenza sia motivato con la verifica dimensionale dell’impianto di riscaldamento.
Ecobonus, in cosa consiste e a quanto ammonta
L’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici consiste nel riconoscimento di detrazioni d’imposta (originariamente del 55%, attualmente del 65%) delle spese sostenute, da ripartire in rate annuali di pari importo, entro un limite massimo diverso in relazione a ciascuno degli interventi previsti. Si tratta di riduzioni dell’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e dell’Ires (Imposta sul reddito delle società) concesse per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese sostenute per:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento: detrazione massima 100.000 euro;
- il miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti): detrazione massima 60.000 euro;
- l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda: detrazione massima 60.000 euro;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione: detrazione massima 30.000 euro.
Oltre alle spese per gli interventi sono agevolabili le spese per prestazioni professionali, quali la produzione della documentazione tecnica necessaria compresi gli Attestati di Prestazione Energetica A.P.E. dell’immobile per cui si richiedono le detrazioni, la direzione dei lavori etc., e le opere provvisionali e accessorie strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi.