Per incentivare il recupero del patrimonio edilizio da molti anni nella legge di bilancio annuale vengono riconfermate le detrazioni fiscali per i contribuenti che effettuano determinati lavori di ristrutturazione.
Tramite queste previsioni è infatti possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio italiano.
Vediamo come vengono rimborsate le detrazioni per ristrutturazione.
Come richiedere la detrazione
La detrazione Irpef è prevista per diverse categorie di soggetti e per differenti tipologie di interventi. I requisiti specifici che indicano chi può accedere alla detrazione e come, variano in base alla tipologia di bonus che si intende attivare.
Per richiedere il sisma bonus occorre indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (per esempio, contratto di locazione) e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Per gli interventi sulle parti comuni di edifici residenziali, è sufficiente per i singoli condomini indicare il codice fiscale del condominio. I dati catastali dell’immobile, infatti, sono riportati dall’amministratore di condominio nella sua dichiarazione dei redditi.
Per richiedere le detrazioni per la riqualificazione energetica è invece necessario essere in possesso di:
- asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti;
- l’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio;
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Cessione del credito e sconto in fattura
I soggetti che hanno diritto alle detrazioni per interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) e riduzione del rischio sismico (sisma bonus), effettuati sulle singole unità immobiliari, comunicano l’opzione per la cessione del corrispondente credito a soggetti terzi, oppure per il contributo sotto forma di sconto utilizzando la procedura telematica disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Con il Decreto Rilancio viene inoltre introdotta la possibilità per il contribuente di optare, in luogo della detrazione, per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta.
I soggetti cessionari dei crediti corrispondenti alle detrazioni per lavori eseguiti sulle parti condominiali degli edifici, al fine di migliorarne l’efficienza energetica (ecobonus) o ridurne il rischio sismico (sisma bonus), possono accedere tramite l’area autenticata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate alla “piattaforma cessione crediti”, per visualizzare i crediti ricevuti (comunicati dagli amministratori di condominio), accettarli o rifiutarli.
Dopo l’accettazione, i crediti saranno visibili nel “cassetto fiscale” e utilizzabili in compensazione tramite modello F24 oppure, in alternativa alla compensazione, sempre tramite la suddetta piattaforma, i crediti ricevuti possono essere ulteriormente ceduti.
Ulteriori detrazioni collegate a ecobonus e sisma bonus
Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per l’installazione di impianti solari fotovoltaici eseguita congiuntamente a interventi di riqualificazione energetica o di riduzione del rischio sismico, spetta una detrazione del 110%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a euro 48.000.
La stessa detrazione è valida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eseguita congiuntamente a interventi di riqualificazione energetica.