Scopri tutte le caratteristiche del riscaldamento a pavimento, una delle soluzioni più richieste ad oggi.
Vantaggi, suggerimenti e costi di realizzazione.
Sempre più famiglie scelgono per la propria abitazione la posa in opera del
riscaldamento a pavimento in alternativa al tradizionale impianto dotato di termosifoni.
Si tratta di una soluzione interessante che considera tutta una serie di vantaggi fra cui l’irradiare un calore uniforme in tutta la casa, e godere di un pavimento caldo sul quale camminare anche a piedi nudi, soprattutto in presenza di bimbi.
Per avere un’idea più chiara e concreta di quali caratteristiche, vantaggi e costi devono essere considerati è bene farsi consigliare da chi ha esperienza nel settore e scorrere l’interessante guida che vi proponiamo, realizzata grazie ai suggerimenti del team di tecnici di Idea Casa Plan.
Scopri tutte le caratteristiche e i vantaggi del riscaldamento a pavimento.
Perfetto per ambienti come la cucina e il bagno, che in inverno sono soggetti a fonti di vapore, il riscaldamento a pavimento è silenzioso, facile da posizionarsi e non necessita di interventi di manutenzione frequenti.
Chi opta per la collocazione di un impianto di riscaldamento a pavimento può sfruttare appieno la superficie degli ambienti perché non esiste l’ingombro dei termosifoni.
Inoltre questa tipologia di impianto garantisce un ambiente sano ed igienico perché non si formano muffe e polveri, e non vengono generati movimenti d’aria, che disperdono nell’ambiente anche gli acari.
Fra i vantaggi annoveriamo anche la connotazione ‘green’, si tratta infatti di un impianto amico dell’ambiente perché utilizza sistemi che si alimentano con energie rinnovabili come le pompe di calore, le caldaie a biomassa e i pannelli solari termici.
Di conseguenza è facile intuire che consente di risparmiare ampiamente sul consumo energetico, favorendo un processo che ammortizza i costi di installazione.
Costi di realizzazione del riscaldamento a pavimento.
Chi pensa di installare un impianto di questo tipo deve considerare che il costo di messa in opera dipende dal tipo di impianto scelto, dal numero di serpentine che verranno collocate e dalla qualità dei materiali che verranno utilizzati.
Il costo riscaldamento a pavimento va dai 40 ad oltre 100 euro a metro quadrato, considerando gli impianti più economici e quelli di più elevata qualità.
Se si installa l’impianto in fase di ristrutturazione globale della casa, e non sono ancora stati posati i pavimenti, si procede con l’installazione e poi la posa dei pavimenti.
Ma non dovete avere paura di costi esorbitanti nel caso in cui desideriate posizionare il riscaldamento a pavimento se la casa è già stata ristrutturata.
In questo caso infatti non è necessario smantellare tutto perché il riscaldamento può essere posato sul pavimento preesistente. Il mercato infatti propone elementi dal minimo ingombro che garantiscono soluzioni per nulla invasive.
Conti alla mano vale la pena considerare che i sistemi radianti, che garantiscono efficienza energetica alla casa, rientrano nel bonus edilizia 2018, quindi chi sceglie di posizionare un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento può risparmiare notevolmente grazie al pacchetto detrazioni fiscali e incentivi voluti dal governo.
Il riscaldamento a pavimento: come funziona e come è fatto.
A rendere più efficiente la tipologia di riscaldamento a pavimento, sia che si tratti di riscaldamento ad acqua o elettrico, è la distribuzione uniforme del calore in tutta la casa, ed in ogni stanza.
Il riscaldamento a pavimento poggia sul concetto dell’irraggiamento del calore, che risulta perfettamente omogeneo dal pavimento al soffitto.
Per farlo funzionare non è necessario un ampio dispendio di energia. L’impianto infatti riscalda anche in presenza di temperature non troppo elevate dell’acqua, a differenza dei termosifoni.
Un riscaldamento a pavimento è in grado di irradiare un buon livello di calore anche se la temperatura dell’acqua arriva a 30 o 40 gradi centigradi, ovvero la metà rispetto ai 70°C di cui necessita un radiatore tradizionale.
Per installare l’impianto è bene rivolgersi ad un professionista, un lavoro di qualità infatti dura più a lungo nel tempo.
- A comporre un impianto è la presenza di diversi elementi, vediamoli nel dettaglio:
il circuito delle tubazioni: sono la struttura fondamentale attorno alla quale ruota l’impianto ed il buon funzionamento. Realizzati in polietilene o secondo un mix fra metallo e plastica devono essere resistenti allo schiacciamento e alla corrosione.
La loro esatta collocazione è sopra un pannello isolante e hanno di norma la particolare forma a serpentina; - il pannello isolante: viene collocato sopra la soletta e permette il posizionamento delle tubature;
- il foglio in PVC rigido: crea la giusta protezione in fatto di umidità e si abbina al pannello isolante;
- la caldaia è il cervello dell’impianto e scalda l’acqua da inviarsi alle serpentine;
- i collettori: sono di fatto le valvole che regolano il passaggio del flusso d’acqua;
- il massetto: è uno strato di calcestruzzo, una vera e propria piastra riscaldante e fornisce la base per il pavimento che si collocherà sopra l’impianto.
L’impianto di norma ha uno spessore di circa 70 mm, esclusa la pavimentazione, collocata quale ultimo passaggio a copertura dell’impianto stesso.
La consistenza dello spessore dell’impianto, è bene saperlo, varia in base al diametro della serpentina.