Nella concezione delle abitazioni del secolo scorso era facile trovare ingressi spaziosi, corridoi lunghi e spesso anche larghi, ma soprattutto i tanto utili ripostigli.
Nelle abitazioni di più recente costruzione alcuni spazi, considerati uno spreco nella gestione della planimetria della casa, fanno però sentire la loro mancanza. Dove riporre le valigie? Come sistemare il cibo se non si ha una dispensa? Dove posizionare la lavatrice se bagno e cucina non hanno spazi sufficienti per accoglierla?
La soluzione potrebbe essere cercare all’interno dell’abitazione un piccolo spazio libero da poter adibire a ripostiglio.
Vediamo come creare ripostiglio in casa.
Ripostiglio in cartongesso per creare nuovi spazi
Per ricavare uno stanzino in un’area della casa il materiale più adatto è sicuramente il cartongesso.
Creare ripostiglio in cartongesso significa personalizzare lo spazio sia nella forma che negli accessori, come nel caso di inserimento di mensole o nicchie, ma anche permettere il passaggio di cavi elettrici e impianti al suo interno.
La possibilità di portare i cavi elettrici in ogni punto della nuova stanza permetterà di illuminare al meglio lo spazio limitato del ripostiglio.
Di grande importanza sono la tipologia e l’allestimento del cartongesso.
Se il ripostiglio viene ricavato nel bagno o nelle immediate vicinanze, sarà preferibile utilizzare il cosiddetto cartongesso verde, una lastra di gesso rivestito con una carta trattata in un modo tale da conferire ottime proprietà idrofughe e rendere il pannello resistente agli elevati gradi di umidità.
Per creare uno sgabuzzino in cartongesso ad esempio al fine di chiudere la lavatrice o altri elementi che possono produrre rumori è consigliabile inserire all’interno delle lastre dei pannelli fonoassorbenti.
Bisogna ricordare che la creazione del ripostiglio in cartongesso è considerata attività di manutenzione straordinaria soggetta al semplice regime della comunicazione di inizio lavori (CILA).
Creare il ripostiglio negli spazi inutilizzati (e inutilizzabili)
Spesso nelle case ci sono degli spazi, seppur piccoli, che non possono essere utilizzati. È proprio lì che è possibile ricavare il ripostiglio, in particolare:
- In fondo al corridoio. Dove il corridoio non termina con la porta di una stanza è possibile chiudere lo spazio residuo per inserire scaffalature o appendiabiti.
- Ripostiglio ad angolo. Quando non è possibile ricavarlo diversamente, il ripostiglio può essere creato in obliquo, chiudendo con delle ante battenti un angolo di una stanza.
- Sgabuzzino nel sottoscala. Il sottoscala, come anche la parte più bassa di una mansarda, è lo spazio che più difficilmente si riesce a sfruttare in una casa. Chiuderlo per utilizzarlo anche come cabina armadio è una soluzione per massimizzare gli spazi.
La capienza dello sgabuzzino dipenderà sia dallo spazio che si ha a disposizione, ma anche dall’utilizzo che se ne vuole fare. Ad esempio sono sufficienti anche solo 70 cm di profondità per ospitare la lavatrice ma, in questo caso, ci sarà bisogno anche di creare gli allacci all’impianto idraulico per il carico e lo scarico dell’acqua, oltre naturalmente alla corrente elettrica.
Ripostiglio sul soppalco
L’installazione del controsoffitto è un intervento cosiddetto di edilizia libera e, in quanto tale, non soggetto all’ottenimento di alcun titolo abilitativo da parte della pubblica amministrazione.
In casa creare un soppalco con vano contenitore può essere una valida alternativa al ripostiglio, soprattutto se gli spazi sono veramente ristretti.
Lungo il corridoio o all’ingresso di una stanza o del bagno, il controsoffitto in cartongesso permetterà non solo di ricavare spazio per riporre oggetti più o meno ingombranti, ma anche, ad esempio, di far passare l’impianto elettrico con la conseguente creazione di punti luce ulteriori per dare luminosità a uno spazio che viene inevitabilmente ridotto in presenza di un soffitto più basso.