Nella notte del 15 ottobre il governo presieduto da Giuseppe Conte ha approvato il decreto fiscale e la legge di Bilancio 2020, nel quadro del Documento Programmatico di Bilancio che è stato inviato alla Commissione europea. La manovra, tra le altre cose, prevede anche il “Bonus Facciate”, una nuova agevolazione fiscale del 90% per chi il prossimo anno ristrutturerà la facciata di casa, sia questa privata o condominiale, in centro storico o in periferia, nelle grandi città così come nei piccoli comuni. “Una detrazione – riporta testualmente il comunicato di Palazzo Chigi – per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici per dare un nuovo volto alle nostre città”.
Ecco quello che c’è da sapere in merito al bonus ristrutturazione facciate.
Cosa prevede il bonus ristrutturazione facciate
Città più belle con il bonus facciate: a dare la notizia delle agevolazioni previste in caso di ristrutturazioni facciate condominiali o di case private, è stato il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Tra le misure approvate nella notte tra il 15 e il 16 ottobre dal Consiglio dei Ministri infatti, ci sono appunto anche gli sgravi fiscali per la ristrutturazione facciate degli edifici.
Si tratta di un credito fiscale del 90% per chi effettuerà lavori di ristrutturazione della facciata di casa o del condominio, e riguarderà sia i centri storici che le periferie, le grandi città così come i comuni più piccoli. L’agevolazione si inserisce tra le iniziative che mirano alla riqualificazione degli edifici non solo per una questione puramente estetica ma anche sul piano della sicurezza e dell’efficientamento energetico. Un intervento di riqualificazione della facciata può per esempio far emergere crepe dovute a problemi strutturali; allo stesso modo ristrutturando la parete esterna, possono essere effettuati lavori di isolamento termico che riqualificherebbero l’edificio anche dal punto di vista energetico.
La misura ovviamente inciderà anche sul decoro urbano, regalandoci edifici più belli e città più curate. Le detrazioni fiscali saranno valide per un solo anno, quindi potranno essere detratte le spese sostenute per lavori svolti nel 2020.
La legge Malraux
L’esecutivo Conte ha tratto ispirazione dalla legge francese degli anni ’60 presentata da André Malraux, scrittore e ministro della Cultura francese dal 1959 al 1968. La legge Malraux, dal nome appunto del suo ideatore, fu approvata oltralpe nel 1962 ed era rivolta esclusivamente agli edifici storici.
Non solo ristrutturazioni facciate: le proroghe in materia edilizia
La Manovra 2020 prevede anche la proroga di alcune delle agevolazioni già in vigore. Tra queste le detrazioni in caso di interventi di ristrutturazione edilizia nella misura del 50% suddivisa in 10 quote annuali.
Prorogato anche il bonus del 50% e del 65% da suddividere sempre in 10 quote annuali, per l’efficientamento energetico (installazione di pannelli solari, impianto di caldaia a condensazione classe A, e dispositivi di controllo da remoto degli impianti).
Prorogato infine anche il bonus fiscale previsto per l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici di elevata classe energetica in caso di arredo di un immobile già oggetto di ristrutturazione.
La manovra adesso dovrà passare il vaglio del Parlamento quindi, affinché le agevolazioni siano effettivamente in vigore, bisognerà aspettare le regole di attuazione.