Avete deciso di rinnovare casa e, quando sembra tutto finito, arrivano le pulizie post ristrutturazione? Pulire casa dopo settimane di lavoro è un’operazione che richiede non poco impegno, ma è l’ultimo step da affrontare prima di potersi rilassare e apprezzare la nuova sistemazione. Strumenti adatti e tanta pazienza sono ciò che serve per ripulire a fondo tutti gli ambienti, rimuovendo sporco, residui di calcinacci e polvere che si accumulano per tutta la casa.
Ecco come pulire casa dopo i lavori di ristrutturazione in modo rapido, logico e funzionale, per risparmiare tempo ed evitare fatiche inutili.
Come pulire casa dopo i lavori di ristrutturazione in modo organizzato ed efficiente
Un’operazione di pulizia della casa dopo una ristrutturazione necessita di estrema organizzazione. Anzitutto, è consigliato richiedere l’intervento della ditta di ristrutturazione, affinché possa provvedere ad una prima pulizia, anche se sbrigativa.
Successivamente, si pianificano i lavori passo per passo, si scelgono i prodotti giusti e si procede seguendo la logica dall’alto verso il basso. Si tratta di una regola valida per ogni ambiente, il primo segreto per affrontare nel modo giusto le pulizie post ristrutturazione della casa. Partire dall’alto per poi scendere verso il basso perchè, in caso contrario, si rischia che lo sporco cada dall’alto su una superficie già pulita.
In questo senso, la prima parte a cui dedicare attenzione è il soffitto e tutto quello che ospita, come modanature e lampadari. A seguire, pensili e mensole mentre pavimento e tappeti vanno trattati per ultimi.
Un ultimo accorgimento prima di iniziare i lavori di pulizia è munirsi di un secchiello porta prodotti, in cui inserire tutto ciò che serve per pulire bagni, cucina, camere e arredi. Portare con sé tutto l’occorrente è molto utile per risparmiare tempo, in quanto consente di evitare il continuo avanti e indietro da stanza a stanza, alla ricerca del prodotto giusto.
Pulire casa dopo ristrutturazione: da quali superfici iniziare
In base alle diverse zone della casa interessate dalla ristrutturazione, le superfici da pulire in profondità sono le seguenti:
- Pavimenti, fughe e battiscopa;
- Termosifoni;
- Lavandini, docce, vasche e lavelli;
- Finestre, vetri e davanzali;
- Porte e telai.
Va detto che per pulire casa dopo ristrutturazione, occorre partire da una pulizia definita “di sgrosso”: in sostanza, si rimuovono le parti più consistenti di sporco, eliminando i residui lasciati dal restauro.
La selezione dei prodotti
Come pulire casa dopo una ristrutturazione? La scelta dei prodotti per la pulizia è fondamentale per assicurarsi di rimuovere al meglio vernici, calcinacci, polveri e residui generici di lavori edili.
È importante chiedere al produttore se i materiali selezionati necessitano di particolari trattamenti, per non rischiare di rovinare le superfici. In molti casi, i pavimenti devono essere trattati con prodotti specifici, mentre su alcune vernici è bene non utilizzare l’ammoniaca.
Spugne abrasive e raschietti aiutano a rimuovere eccessi di colore o vernice, ma possono anche danneggiare superfici laccate e vetri. Insomma, detersivi, detergenti, spugne e panni vanno scelti con cura, in modo tale da essere utilizzati per diversi scopi senza il rischio di rovinare la casa.
Aspirare la polvere
I lavori di ristrutturazione lasciano un enorme diffusione di polvere nelle stanze, dai pavimenti alle pareti, in ogni angolo dell’abitazione. È importante, quindi, disporre di una buona aspirapolvere che sia in grado di eliminare la polvere presente in tutta la casa.
Prima di aspirare i pavimenti, è consigliato aprire le finestre per fare uscire tutti i pulviscoli. Dopodiché, utilizzando stracci umidi, si toglie la polvere da superfici e mobili, facendo particolare attenzione agli angoli.
Una volta terminata questa fase, con un panno catturapolvere si può tornare sulle superfici già trattate, per perfezionare il lavoro con qualche ritocco finale.
Vetri e infissi
Infissi e vetri sono superfici piuttosto complesse da trattare. Anche in questo caso, la prima operazione da fare è rimuovere il grosso dello sporco. Basta diluire un detergente non troppo aggressivo con un po’ di acqua, immergervi un panno in microfibra e passarlo su vetri e infissi. Il raschietto, invece, va utilizzato con delicatezza per rimuovere la presenza di macchie di vernice.
Un importantissimo accorgimento è quello di non utilizzare spugne abrasive che potrebbero danneggiare il vetro. Per concludere il lavoro di pulizia di vetri e infissi, si risciacquano le superfici con un panno pulito e si utilizza un prodotto specifico per lucidarle. L’ultimo step è la fase di asciugatura: non serve altro che passare con un panno morbido e infissi e vetri torneranno a brillare.
La pulizia delle porte
Se vi state chiedendo come pulire casa dopo lavori di ristrutturazione, non potete trascurare la pulizia delle porte. In questo caso, lo svolgimento dell’attività varia a seconda del materiale con cui le stesse sono realizzate. Se si ha a che fare con il vetro, è sufficiente agire come per la pulizia delle finestre. Nel caso di porte in legno, invece, è necessario utilizzare un panno bagnato e passarlo su tutta la superficie. Per poi risciacquare e asciugare.
E i termosifoni?
La pulizia dei termosifoni è quella che richiede più tempo. Con un piumino da spolvero si possono rimuovere i residui di sporco accumulati nelle piccole fessure e insistere nei punti più difficili da raggiungere. Per la pulizia esterna, invece, è sufficiente uno straccio umido o un panno cattura polvere, per eliminare ogni traccia e concludere una perfetta detersione.