Vuoi ristrutturare il tetto della tua abitazione ma non sai da dove iniziare? Ecco tutti i consigli di Idea Casa Plan sulle soluzioni, i costi e le normative.
La necessità di rifare il tetto si presenta per varie ragioni.
A farci propendere per la ristrutturazione di un elemento così importante per la casa possono essere le costanti infiltrazioni, la necessità di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, l’elevato grado di dispersione termica e tutta una serie di problemi strutturali.
Rifacimento tetto: costi, norme e agevolazioni
Il rifacimento del tetto non può essere procrastinato a lungo, il rischio infatti è che i problemi si acuiscano ulteriormente e i costi si moltiplichino a vista d’occhio, come sottolinea il team di Idea Casa Plan, che fornisce una breve guida al rifacimento del tetto considerando costi, norme e agevolazioni.
La scelta di rimandare questa tipologia di intervento è spesso legata al costo del rifacimento tetto.
Quando ci si interroga su quanto costa rifare un tetto la risposta non può essere univoca ed immediata.
La ristrutturazione infatti dipende dalla tipologia di lavoro che è necessario effettuare.
Di norma a determinare il costo sono fattori quali la durata dei lavori, i materiali che vengono utilizzati, l’altezza dell’edificio dove deve essere effettuato l’intervento.
In linea di massima, comunque, il costo del rifacimento tetto al mq si aggira sui 140-180 euro laddove siamo di fronte ad un tetto tradizionale.
Se si procede con il solo isolamento la spesa si riduce a 100 euro circa a metro quadrato, mentre abbinare l’isolamento termico alla ristrutturazione ammonta a circa 200-250 €/mq.
Le cifre sono riferite ad un prezzo base, al quale devono essere aggiunti i costi per il noleggio di una gru oppure dell’impalcatura e le spese per smaltire eventuali rifiuti speciali. E’ chiaro, inoltre, che i prezzi variano da zona a zona, in base al mercato locale.
Rifare il tetto di casa: detrazioni e agevolazioni
Le detrazioni e le agevolazioni per rifare il tetto di casa consentono di risparmiare.
La via del risparmio è costellata di incentivi fiscali.
A garantire un valido supporto è la Legge di bilancio 2018 e l’Ecobonus 2018.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le detrazioni fiscali 2018 per rifare il tetto di casa.
La scelta dei lavori da eseguire è determinante, per sfruttare al meglio gli incentivi che vanno dal 50 al 75% a seconda delle varie opzioni.
Consideriamo prima di tutto i lavori straordinari di ristrutturazione edilizia. Scegliendo di partire da quelli è possibile garantirsi la detrazione del 50%.
Il rifacimento del tetto, legato invece al miglioramento del rendimento energetico, ci permette un notevole risparmio già a partire dalle bollette, e considera l’opportunità di fruire dell’Ecobonus con un risparmio fiscale che può arrivare al 75%.
L’Ecobonus consente di portare in detrazione fiscale il 65% laddove il rifacimento considera una casa privata, e arriva sino al 75% nel caso in cui la detrazione consideri l’esecuzione dei lavori di efficientamento energetico ad un condominio.
Inoltre, l’Ecobonus per i condomini è previsto sino al 2021.
Rifare il tetto: quali autorizzazioni e norme seguire
Il rifacimento del tetto deve essere deliberato dall’assemblea condominiale, che è sovrana per questo tipo di lavori di carattere straordinario.
Considerati i costi, ed ottenuto il via libera dai condomini, questa tipologia di manutenzione straordinaria prevede un iter specifico e la richiesta di autorizzazioni.
Per poter eseguire il rifacimento è obbligatorio richiedere l’autorizzazione edilizia comunale, tramite la presentazione di tutta una serie di documenti primo fra tutti la Cil, ovvero Comunicazione Inizio Lavori, la Scia, Segnalazione Certificata di Inizio Attività e la Dia, Denuncia di Inizio Attività.