Per umidità si intende il livello del vapore acqueo presente nell’aria, per questo l’umidità di una casa si determina, in modo specifico, con la presenza del vapore acqueo presente all’interno dell’ambiente abitativo. Anche se non possiamo vedere l’umidità, questa si trova proprio intorno a noi a livelli più o meno bassi. Il livello di umidità dell’ambiente è fondamentale per la salute e il comfort quotidiano e anche notturno. Spesso il livello ideale va dal 30 e il 50% di umidità.
Ora che sai qual è il livello più adeguato per stare bene in casa, cerchiamo di capire insieme come mantenere un livello di umidità sano e soprattutto quali benefici possiamo trarre da una livelli umidità adeguati e come togliere quella in eccesso dalla propria casa ottenendo anche un risparmio in bolletta.
Alterazioni dei livelli di umidità in casa: come riconoscerle
Proprio come la temperatura dell’ambiente domestico deve essere controllata e avere un livello preciso per farci stare bene, un’aria troppo umida può causare disagio tanto quanto un’aria troppo secca ed è per questo che, per respirare bene, anche l’umidità presente in casa necessita di attestarsi su determinati valori specifici. Ma come si fa a capire il livello di umidità della propria casa?
Avere un livello di umidità troppo alto o troppo basso può avere un impatto sul comfort quotidiano e sulla salute: l’umidità, infatti, può influenzare la qualità dell’aria e, quando si combina con una temperatura troppo alta o troppo bassa, può anche essere problematica. Per fare alcuni esempi basta pensare all’aria secca invernale che causa screpolature alla pelle, capelli e vestiti statici.
Al contrario, un clima estivo umido può causare diversi fastidi: oltre ad accentuare il caldo si viene a generare la muffa e la proliferazione degli acari della polvere che prosperano proprio in ambienti umidi. Calore e umidità insieme combinati creano una sensazione davvero estenuante per il benessere quotidiano.
Per fortuna, in estate esistono i condizionatori che aiutano a prevenire la creazione eccessiva di umidità e raffreddano lo spazio, ma se il condizionatore deve rinfrescare un’area troppo grande questo non funziona in maniera adeguata, ossia raffredda l’aria più velocemente di quanto rimuove l’umidità, e quindi può lo stesso venirsi a creare una sensazione appiccicosa sulla pelle. In questi casi si può aver bisogno di un deumidificatore per togliere l’umidità in casa.
Qual è il livello di umidità ideale in casa?
Ogni casa è diversa, naturalmente, ma in generale si può dire che un livello di umidità compreso tra il 30 e il 40% è l’ideale da mantenere in casa. Per conoscere il livello di umidità attuale nella propria casa esistono dei dispositivi specifici che consentono di monitorare e controllare il livello di umidità.
Spesso questi dispositivi sono collegati all’umidificatore che immette umidità in caso di livello troppo basso, in particolare in inverno. Funzionano più o meno come un termostato e possono apportare direttamente le modifiche richieste per migliorare i livelli generali di umidità nell’abitazione. Se il livello di umidità è molto alto intervengono i dispositivi di deumidificazione che aiutano a togliere l’umidità in eccesso in casa.
Conoscere il livello di umidità della tua abitazione può aiutarti nella scelta dell’elettrodomestico adeguato e quindi ti consente di prendere provvedimenti utili per la casa e per la salute di chi la abita. Ora che conosci i livelli di umidità da mantenere in casa, vediamo di capire come fare per rimuovere quella in eccesso.
Come togliere l’umidità in casa
Anche senza bisogno di un dispositivo puoi accorgerti di avere troppa umidità in casa: se si presentano spesso problemi di muffa sulle pareti, se aumentano i sintomi di coloro che soffrono di asma o allergia, oppure se dormi male e noti troppa condensa sulle finestre.
Per rimuovere definitivamente l’umidità in casa ci sono diverse soluzioni:
- 1. Riparare le perdite e le infiltrazioni. Se l’acqua entra in casa dall’esterno allora questa è la soluzione più immediata. Meglio fare una perlustrazione del seminterrato e controllare eventuali perdite dai tubi dell’acqua.
- 2. Utilizzare aspiratori nei bagni e nelle cucine per spostare l’umidità all’esterno e non verso l’alto.
- 3. Usare deumidificatori e condizionatori d’aria, soprattutto in climi caldi e umidi per ridurre l’umidità e soprattutto pulire questi dispositivi frequentemente per non rischiare di farli diventare fonti di inquinanti biologici.
- 4. Aumentare spesso la circolazione dell’aria tra le stanze, con ventilatori o spostando i mobili per permettere alla casa di avere sempre una fonte di aria fresca che possa espellere l’umidità in eccesso.
- 5. Il tappeto e la moquette possono assorbire l’umidità e diventare fonti di proliferazione di batteri. Meglio optare per tappeti che possono essere lavati spesso.
I problemi di umidità possono differire a seconda dell’ambiente specifico, ad esempio il nord-est è più freddo e umido, il sud-ovest più caldo e secco, il sud è caldo e umido così come i climi montani sono freddi e asciutti. Ogni regione ha i suoi differenti problemi relativi all’umidità.
In ogni caso, conviene sempre richiedere una consulenza specifica sulle condizioni di umidità della casa e sapere come agire di conseguenza per migliorare il benessere domestico e la salute in generale.