Se avete sempre sognato di avere un soggiorno con il camino, non è necessario cambiare abitazione, potete valutare di costruirne uno all’interno della vostra casa o del vostro appartamento.
La normativa del settore prevede che si possano installare impianti a combustione per il riscaldamento dell’ambiente anche all’interno dell’abitazione purché i fumi risultanti vengano convogliati all’esterno al di sopra dell’edificio, ossia tramite una canna fumaria.
Vediamo come costruire un camino e quali sono i passaggi necessari, dal progetto alla manutenzione.
Primo step: verifica o installazione della canna fumaria
Il camino deve essere collegato a un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione. Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire sopra il livello del tetto. È vietato lo scarico diretto a parete.
Se l’abitazione è inserita in un condominio la prima cosa da fare è verificare se esistano già delle canne fumarie nell’edificio e accertarsi che sia consentito il loro utilizzo.
Se non sono presenti canne fumarie allora sarà indispensabile verificare che il regolamento condominiale permetta di forare parti comuni dell’edificio, come il solaio o le mura della facciata, al fine di raggiungere la superficie del tetto.
L’esistenza o meno della canna fumaria, la sua posizione e la relativa accessibilità determinano la modalità di installazione dell’impianto:
- per le abitazioni situate all’ultimo piano dell’edificio basterà bucare direttamente il solaio e raggiungere la superficie del tetto;
- per le abitazioni situate in edifici senza canna fumaria bisognerà provvedere alla sua installazione sulla facciata del palazzo e poi raccordare il proprio scarico fumi;
- per le abitazioni situate in edifici in cui esiste già una canna fumaria sarà sufficiente realizzare solo il raccordo fumi.
Posizionamento del camino, verifiche e materiali
Il locale d’installazione del camino deve essere sufficientemente ventilato e rispondente a determinati requisiti di sicurezza. Per costruire camino in appartamento, successivamente alla previsione del sistema di collegamento all’evacuazione dei fumi, sarà necessario:
- verificare l’idoneità dei locali di installazione;
- realizzare la ventilazione e il collegamento alle prese d’aria esterne;
- scegliere i materiali per la posa in opera, ad esempio per costruire cappa camino in muratura;
- effettuare eventuali collegamenti elettrici ed idraulici;
- provarne l’accensione e la funzionalità;
- posare finiture e rivestimenti.
Manutenzione dell’impianto, la normativa UNI 10683/2012
La normativa di riferimento in materia è in particolare la UNI 10683/2012 intitolata “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi – Verifica, installazione, controllo e manutenzione”.
Per quanto riguarda la manutenzione degli impianti, quali stufe, caldaie e camini, ad integrazione della precedente normativa è stata aggiunta la disciplina del controllo e della manutenzione degli apparecchi e dei componenti dell’impianto che contiene, tra l’altro, la previsione di interventi periodici sulle singole parti compresa la pulizia dell’impianto fumario, a cadenze prestabilite.
La manutenzione del camino deve essere eseguita con periodicità regolare e secondo il libretto di uso e manutenzione, nonché nel rispetto delle prescrizioni di legge e/o regolamenti locali. In assenza di tali indicazioni la manutenzione del camino dovrà essere eseguita ogni 4 anni.
Al termine delle operazioni di controllo e/o manutenzione deve essere redatto un rapporto da rilasciare al proprietario, o chi per esso, che ne deve confermare per iscritto il ricevimento. Nel rapporto devono essere indicate le situazioni riscontrate, gli interventi effettuati, gli eventuali componenti sostituiti o installati e le eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni.